Durante i tre giorni di Cognitive Awareness, il pubblico è stato coinvolto in una serie di live performance, talk pubblici, tavole rotonde e attivazioni interattive.
Abbiamo progettato il format per stimolare non solo la fruizione passiva ma la partecipazione attiva, coinvolgendo ospiti, artisti, esperti e visitatori in un dialogo sul presente e il futuro delle tecnologie intelligenti.
La riflessione è stata condotta su piani paralleli: etico, estetico, percettivo. La domanda chiave rimasta sospesa nell’aria era chiara:
“Cosa resta dell’umano quando il linguaggio della macchina diventa invisibile?”